No all’antenna 5G all’ingresso di Montemerano: salviamo il borgo, il paesaggio e l’economia locale

Mecarozzi Confartigianato Imprese Grosseto “Scelta che danneggia immagine ed economia”

Confartigianato Imprese Grosseto, insieme a cittadini, imprenditori, agricoltori, artigiani e amanti di Montemerano, esprime la propria ferma contrarietà all’installazione di una torre 5G alta 30 metri all’ingresso di Montemerano, in un’oliveta storica di grande valore paesaggistico e simbolico.

Montemerano è ufficialmente riconosciuto tra i Borghi più belli d’Italia, un riconoscimento nazionale che certifica non solo la qualità architettonica e paesaggistica, ma anche il valore culturale e turistico del borgo. Un’antenna di tali dimensioni, posizionata in un punto di massima visibilità, ne comprometterebbe l’immagine complessiva, in contrasto con la Carta di Qualità dei Borghi stessi e con lo spirito di tutela che per secoli ha guidato la comunità locale.

“Non è una battaglia contro la tecnologia, ma contro una scelta sbagliata del sito, che rischia di compromettere gravemente l'immagine, il valore e l’economia di uno dei Borghi più Belli d’Italia”, dichiara Maria Mecarozzi, presidente provinciale di Confartigianato Turismo. “Non vogliamo ostacolare il progresso, al contrario: vogliamo favorirlo, ma in modo sostenibile, nel rispetto dell’ambiente, del paesaggio e della cultura, che rappresentano beni comuni e interessi collettivi da tutelare.”

A tutto questo si aggiunge una grave carenza di trasparenza e confronto: i cittadini non sono stati coinvolti nel processo decisionale, né risultano essere state prese in considerazione pubblicamente alternative meno impattanti.

I rischi concreti di questa installazione:

  • Danno economico per le attività locali: una struttura così impattante rischia di allontanare visitatori e turisti, mettendo in difficoltà ristoratori, agriturismi, B&B, artigiani e tutte le imprese legate all’accoglienza e alla cultura.
  • Svalutazione del patrimonio immobiliare: la visibilità dell’antenna a ridosso del borgo può generare una percezione negativa del luogo, con effetti sul valore degli immobili e sugli investimenti futuri.
  • Compromissione dell’identità paesaggistica e rurale: l’area scelta è parte di un contesto agricolo tradizionale, caratterizzato da ulivi secolari e da una visuale iconica del borgo. Intervenire in questo punto significherebbe alterare una delle immagini più rappresentative della Maremma.

Confartigianato Imprese Grosseto, insieme alla comunità locale, chiede:

  • La sospensione immediata dell’iter autorizzativo
  • L’individuazione urgente di un sito alternativo, che garantisca la copertura senza compromettere il paesaggio, il turismo e l’economia del territorio
  • L’avvio di incontri pubblici informativi su rischi, benefici e possibili alternative tecnologiche
  • La tutela dell’identità culturale e del valore economico di Montemerano, riconosciuto a livello nazionale per la sua bellezza e unicità

Nel rispetto delle procedure e delle competenze degli enti preposti, chiediamo un percorso trasparente di ascolto e valutazione, affinché siano individuate soluzioni compatibili con la vocazione storica, agricola e turistica del territorio.

Invitiamo residenti, imprenditori, visitatori e chiunque abbia a cuore Montemerano a firmare e condividere questa petizione: difendere il paesaggio significa proteggere l’economia, il lavoro e il valore del nostro borgo.